"Non è la mente l'origine dell'uomo, sono le passioni che originano tutto, anche il pensiero. E' il sentimento il seme dell'uomo, sono l'amore, la passione." (M. Tobino)
E' "vero" tutto ciò che ci piace e che decidiamo insieme agli altri che sia vero

venerdì 7 marzo 2014

Tagliare i dirigenti …

di
Francesco Zanotti


Intesa San Paolo ha deciso tagliare 200 dirigenti su mille.
Giusto il dialogo con il sindacato per limitare l’impatto sociale di questa decisione, ma non è di questo che voglio parlare.
Voglio affrontare un tema difficile, ma non eludibile.
Se un dirigente viene considerato un esubero, significa che la sua azienda lo giudica inutile.
Può darsi che si sbagli, può darsi che ci siano ingiustizie, ma occorre anche guardare da un’altra parte.
Cosa hanno fatto questi signori per diventare indispensabili? Dobbiamo riconoscere che oggi il manager rischia di giocare soltanto in difesa: cercare di capire cosa vuole il capo ed assecondarlo. Oppure, ad un altro livello: cercare qualche cordata politica.
Allora dobbiamo adottare metodi di valutazione della performance? 
No, perché sono, scientificamente, stupidaggini. E sono assolutamente soggettivi.
Io suggerisco una via “imprenditoriale”. Ogni manager dovrebbe diventare un campione di innovazione nei metodi di governo. E non solo all'interno, ma anche all'esterno dell’impresa. Lo strumento per diventare campione di innovazione è quello della conoscenza. Ed è uno strumento facilissimo da usare. Perché le conoscenze e le metodologie di management sono diventate una serie di banalità così banali che basta guardare alle conoscenze proposte dalle scienze umane e naturali per trovare mille spunti di innovazione.
Cercare innovazione profonda (non il giochetto stupidello dell’americano di turno o dell’amico consulente) a livello internazionale e sperimentare. Studiare e sperimentare. Oppure diventare esuberi.


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