"Non è la mente l'origine dell'uomo, sono le passioni che originano tutto, anche il pensiero. E' il sentimento il seme dell'uomo, sono l'amore, la passione." (M. Tobino)
E' "vero" tutto ciò che ci piace e che decidiamo insieme agli altri che sia vero

giovedì 21 agosto 2014

Analizzatori “asimmetrici”: una sfida!

di
Francesco Zanotti


Cari analizzatori di cielo di terra e di mare …
… e si, perché siete un vero esercito che marcia sulle imprese. Volete analizzare tutto: le competenze, i valori, le emozioni, il potenziale, le prestazioni, il clima, la cultura, il mercato, gli interessi degli stakeholder …
Provate a seguire il mio ragionamento. E, poi, se siete d’accordo, piantiamola tutti insieme con le analisi. E, se non siete d’accordo … accettate la mia sfida …
Ecco il ragionamento. Quando fate una esperienza di analisi di qualcuna di queste cose certamente riconoscete che il dialogo umano che comporta questa analisi certamente vi arricchisce. Vi cambia. E ne andate fieri.
Ma, scusate, se cambia voi, perché chi dialoga a con voi, non dovrebbe essere cambiato dall'esperienza di analisi? Perché dovrebbe rimanere freddo come un baccalà. Certamente ammetterete che, davvero, non si tratta di un baccalà: la vostra analisi ha lasciato un segno che, tra l’altro, non sapete se positivo o negativo.
Ma se cambia anche l’analizzato, allora il risultato dell’analisi, qualunque esso sia, non serve. Quella realtà che è stata analizzata, non c’è più proprio perché il dialogo dell’analisi l’ha cambiata.
Ed allora, non è davvero il caso di piantarla di cercare di coinvolgere le imprese in processi di analisi che non analizzano nulla, ma cambiano l’organizzazione in modi imprevedibili?
Non siete d’accordo con me? Bene, allora facciamo una sfida: davanti ad un numero importante di importanti imprese voi sostenete la validità dell’analizzare e io l’esatto contrario. Ci state?


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