di
Francesco Zanotti
L’ultimo numero della Newsletter di McKinsey propone
i risultati di conversazioni informali con quattordici CEO di grandi imprese di
diversi paesi. Vi ha partecipato anche Carlo Messina, CEO di IntesaSanPaolo.
I risultati sono interessanti.
Il primo fatto che colpisce è che non leggono
alcun libro manageriale. E questo è un ottimo segnale visto la oramai prossima
fine, per crescente mancanza di senso e di respiro di questa letteratura.
Soprattutto della letteratura manageriale italiana.
Poi le loro scelte privilegiano la storia in
diversi sensi: dalla storia vera e propria alle vite di grandi personaggi. Vi è
anche interesse per le sfide cognitive attuali che vanno dal senso del
digitale, alla dimensione umana profonda del fare impresa.
L’Ing. Cesare Sacerdoti CEO di CSE Crescendo mi
ha fornito una chiave di lettura che giudico molto corretta: come se questi Signori
fossero alla ricerca di modelli cognitivi ai quali ispirarsi …
Noi stiamo cercando di dare un contributo alla
diffusione di nuovi modelli di pensiero con due iniziative editoriali.
Innanzitutto, curando una collana (ipotesi di
nome: Leonardia) di libri che sarà pubblicata da Aracne.
Il primo libro sarà la traduzione di uno
straordinario libro di Alexandr Wendt “Quantum mind and social science”. Basta il titolo per capirne la “ricoluzionarietà”:
i segreti della mente letti attraverso il pensiero quantistico portano ad una
nuova visione dell’uomo sociale.
E il secondo, scritto da me, dove cercherò di
fare vedere come la fonte più preziosa di nuovi modelli e schemi di riferimento
(nuove risorse cognitive) sia costituita dalle scienze naturali ed umane
sintetizzate in quella filosofia complessiva che si chiama sistemica.
La seconda iniziativa è la partecipazione (ne
sono Co-Editor in Chief) alla costruzione di una nuova rivista manageriale (una
joint-venture ideale Italia-Thailandia “International Journal of Public and
Private management” http://www.intcpm.net/ojs/index.php/icpm2013
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