di
Francesco Zanotti
Bene o male tutti (ma nessuno esattamente) sanno
generare i comportamenti di una palla da biliardo. Si sa, soprattutto, che se non
la si colpisce, non si muove. Detto al contrario, si conosce l’azione direzionale
che la fa muovere: il colpirla. E colpendola si sa bene o male come: andrà
nella direzione opposta al colpo e tanto più forte, quanto più la si colpisce. Poi
si può anche diventare più precisi, anche molto precisi: se si conosce la massa,
se si sa misurare la forza, se si conosce l’attrito etc.
E per le persone? Quali sono le azioni
direzionali che ci permettono di guidare i comportamenti delle persone? Quali
sono le azioni direzionali che sanno scatenare un certo tipo di comportamento?
Non ne abbiamo la più pallida idea. E non
possiamo neanche diventare più scientifici e scoprirlo. La scelta dei singoli
comportamenti è lasciata inevitabilmente alla persona. Come se la palla da biliardo
decidesse da sola se muoversi o meno, in che direzione e con che velocità. Ed
allora chi gestisce le risorse umane cosa diavolo gestisce se non sa gestire i
comportamenti? Visto che sono solo i comportamenti (di produzione, vendita
etc.) che generano il successo dell’impresa.
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