di
Francesco Zanotti
I formatori forse dovrebbero rileggere un celebre articolo di Theodore Levitt
di 56 anni fa dal titolo: Marketing Myopia.
Sostiene una tesi che
oggi dovrebbe essere una banalità: se un mestiere va in crisi, non cercare di
difenderlo, di fartelo proteggere. Invece: cambialo. Cioè: trova il modo di
usare le cose che sai fare per soddisfare nuove esigenze, probabilmente più sofisticate.
Il modo più semplice: usa
le cose che sai fare per rispondere ad altre e più pregiate esigenze.
E fa l’esempio delle
ferrovie. Chi costruiva ferrovie pensava di essere nel business della costruzione
delle ferrovie. E non pensava di essere nel business del trasporto.
Così oggi i formatori
pensano di essere nel business della formazione. Ma è un business ad
esaurimento perché oggi si comprano solo corsi di formazione a prezzi sempre
più bassi.
Diversamente?
I formatori sono esperti
di processo. Detto astrattamente: sanno gestire processi di creazione di
conoscenza. Il problema è che vogliono usare a tutti i costi queste competenze
nell’ambiente virtuale dei corsi di formazione. Dovrebbero, invece, accettare
di usarle nel costruire socialmente una nuova strategia d’impresa che si
specifichi in un Business Plan alto e forte.
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