di
Francesco Zanotti
In
una organizzazione quello che conta sono i fatti. Cioè i comportamenti delle
persone … Allora immaginate di essere un fantasma e di andare a “visitare” la
vostra organizzazione. Sì, un fantasma. Perché non vi devono né vedere, né
sentire. Altrimenti i comportamenti (come lavorano, quello che dicono, come si
relazionano tra di loro e con i clienti) cambierebbero proprio a causa della
vostra presenza. E non perché i vostri collaboratori siano falsi e ipocriti, ma
perché la vostra presenza cambia quella che, rinverdendo un termine antico, ma
utilissimo, si può definire organizzazione informale che è quell’intreccio antropologico
da cui emergono i comportamenti.
Un
fantasma dunque … Lo so, vi piacerebbe poter mettere in atto un “Management by
phantom”. E so che sapete già che scoprirete una organizzazione che non avreste
mai immaginato …
Ma
un fantasma non siete …
Ma
allora, mi direte, non sapremo mai come è fatta e come “funziona” veramente, al
di là delle carte, la nostra organizzazione? E se non sappiamo come è fatta e
come funziona, che senso ha il dire che si la si vuole cambiare?
Ecco,
se non si cambia radicalmente logica di governo, la risposta a queste domande
è: sì! Non saprete mai come è fatta e come funziona la vostra organizzazione. Tanto
meno saprete come cambiarla. I vostri progetti/interventi di cambiamento rischieranno di essere l’irruzione di un
realissimo elefante in quel delicatissimo negozio di porcellane che è ogni
organizzazione umana.
E
come cambiare la logica di governo?
Il
primo passo è convincervi che non siete fantasmi. E che non esistono neanche i
surrogati dei fantasmi. Le indagini (tutte le indagini: dal clima all’analisi
delle competenze) non vi dicono come è fatta l’organizzazione e come funziona.
Vi dicono solo come la vostra organizzazione reagisce all’analisi. Quando vi siete
convinti che non esistono fantasmi, che non è possibile il management by
phantom, allora ne riparleremo.
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