"Non è la mente l'origine dell'uomo, sono le passioni che originano tutto, anche il pensiero. E' il sentimento il seme dell'uomo, sono l'amore, la passione." (M. Tobino)
E' "vero" tutto ciò che ci piace e che decidiamo insieme agli altri che sia vero

martedì 8 ottobre 2013

Il tabu’ delle risorse cognitive

di
Francesco Zanotti


Dai, la menate troppo con la storia delle risorse cognitive, ci dicono qualche volta …
Risposta: sì perché ci piange il cuore vedere persone ed imprese in difficoltà perché non usano le risorse cognitive disponibili.
Amici, quando governiamo (pensiamo, decidiamo, ascoltiamo, giudichiamo, progettiamo etc.) sistemi umani siamo costretti a gestirne la dimensione razionale, emozionale, sociale e antropologica. Per farlo usiamo le risorse cognitive di cui disponiamo in ognuno di questi campi. Forse non ce ne rendiamo conto, ma usiamo, innanzitutto, la nostra visione del mondo: siamo epistemologi senza saperlo. Poi usiamo una nostra personale teoria della persona umana, anche una nostra particolare teoria cognitiva. E infine usiamo nostre personali teorie sociologiche e antropologiche.
Ma noi ci basiamo sulla nostra esperienza, mi potreste obiettare e non su teorie. Credo che sia una obiezione da ripensare: la nostra esperienza è sempre l’applicazione di una teoria, anche se non esplicita …

Amici, noi non possiamo non usare risorse cognitive. Ed allora: perché usare solo quelle che ci siamo sviluppati da soli e non attingere a quelle esistenti?  In particolare, perché non consapevolizzare qual è il patrimonio di risorse cognitive che stiamo utilizzando e quali sono quelle disponibili che non stiamo usando. Giusto per poter offrire alle imprese che ospitano la nostra vita il meglio esistente … 

1 commento:

  1. Perchè? Perchè questo tabù? perché usare solo le risorse cognitive che ci siamo sviluppati da soli e non attingere a quelle esistenti?
    Mi pare una bella domanda a cui non so dare risposta. Prova a fare una riflessione poi mi piacerebbe sentire anche una vostra opinione.
    Non siamo affatto abituati. Sembra che i pregiudizi e i vincoli cognitivi siano sempre di altri, mentre sono costitutivi del nostro modo di pensare. E' una rivoluzione copernicana diffcile da accettare e da far passare. Mi viene in mente unoscambio di battute fra wittgenstein e un amico dove witt si chiedeva come mai ci siano ancora tante persone che credono che sia il sole a girare attorno alla terra. l'amico gli diceva: "Forse perchè sembra così!". E Witt: "E cosa dovrebbe sembrare se fosse il sole a girare intorno alla terra?"
    Fatichiamo a mettere in discussione il nostro sapere. Forse per le prime migliaia di anni alla nostra specie non serviva mettere in discussione tutto. Ora però ci sono sfide inedite. Che però forse richiedono modi indeiti di comunicazione e formazione: il solo discutere di queste cose crea paure e resistenze. E' un vero e proprio tabù.
    Non vediamo di non vedere. E se facciamo notare questa cosa, la reazione è: ma io ci vedo!

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