di
Francesco Zanotti
Avete mai notato che i manager non accettano che si possa innovare nel loro modo di svolgere il loro ruolo?
Tutti
impegnati a difendere le loro esperienze, le loro presunte abilità miracolose.
Spaventati
della possibilità che una conoscenza a loro sconosciuta sia rilevante, spaventati
di doversi reiventare.
E così
si sommano le banalità, le finzioni.
Signori
è troppa la conoscenza che dimenticate, che volete negare. Non potete pensare
che tutto il patrimonio di scienze naturali ed umane non conti nulla. Che se
anche non sapete nulla di tutto quello che riguarda l’uomo potete governare con
successo gli uomini.
Non potete
non ammettere che solo la conoscenza a voi sconosciuta vi permetterebbe di
essere protagonisti di un vero sviluppo del nostro sistema economico.
Umanamente: vi permetterebbe di essere liberi.
Se la
rifiutate, continuerete nella tragica finzione prometeica dell’esperienza e del
talento che sta distruggendo le nostre imprese e il nostro sistema economico.
Almeno lasciate stare l’etica perché, se anche di quella ci si deve ammantare, allora, la situazione diventa realmente insopportabile. Accettate, almeno con voi stessi, di essere devoti solo a piccole furbizie per evitare ogni resa dei conti.